PREMESSA
Molte aziende o startup che hanno come obiettivo una rapida crescita, decidono di adottare la strategia del Growth Hacking.
Capiamo insieme i punti fondamentali di questa strategia e che risultati può far raggiungere ad un’azienda.
DEFINIZIONE DI GROWTH HACKING
Il Growth Hacking è un processo basato su prove e sperimentazioni di marketing con lo scopo di far crescere un business in maniera rapida.
La definizione di Growth Hacking nasce il 26 luglio 2010 da Sean Ellis.
Sean Ellis, voleva far crescere alcune startup, per farlo inventò un metodo formato da più step con lo scopo di far crescere in breve tempo, solitamente dai 6 ai 12 mesi, molte di queste startup.
Ad oggi, è ancora molto utilizzato questo processo, ma per farlo, c’è bisogno di avere all’interno dell’azienda un growth hacker, che infatti è una delle figure professionali più ricercate degli ultimi anni.
Chi è il Growth Hacker?
Per definire la figura del Growth Hacker è importante precisare che non si parla di una sola persona ma di una vera e propria squadra.
Ogni componente, deve essere in grado di identificarsi come leader, deve saper gestire a pieno il processo che si decide di mettere in atto e soprattutto deve saper prendere le decisioni giuste per portare avanti il processo deciso.
QUALI SONO I PUNTI SU CUI FARE RIFERIMENTO NEL GROWTH HACKING?
Come abbiamo visto, l’obiettivo del Growth Hacking è quello di far crescere l’azienda.
È importante però, in primo luogo, fare una profonda analisi di mercato, nella quale si conoscono i propri competitor.
Questo perché, è sicuramente fondamentale conoscere il proprio prodotto, ma è altrettanto importante conoscere quello dei competitor, per capirne i punti di forza e di debolezza.
Altro aspetto importante è non iniziare un processo di Growth Hacking senza un budget.
Come abbiamo visto, per capire la giusta strategia da adottare, bisogna fare dei test, e per farli c’è bisogno almeno di un budget minimo.
Può capitare che si decida di lavorare su più passi del processo di Growth Hacking contemporaneamente.
Non è assolutamente una buona idea, anzi è molto sconsigliato, poiché si potrebbero commettere errori dovuti proprio alla confusione che si viene a creare.
Infine, è importante non aspettarsi subito di ottenere i risultati sperati.
Infatti, prima di trovare la giusta strategia, bisogna fare dei tentativi che spesso portano a degli sbagli, solo in questo modo poi si riuscirà a trovare la via migliore per il proprio business.
Quando le aziende devono fare Growth Hacking?
Ogni azienda, ha sempre bisogno di crescere, ovviamente ogni impresa ha bisogno di crescere in modi diversi e quindi ha bisogno di strategie diverse, per questo verrà attuato il processo più adatto a quella determinata situazione.
Inoltre, il Growth Hacking è un processo che richiede comunque del tempo prima di arrivare a capire la strategia migliore e più giusta per la crescita di un’azienda, per questo motivo, vengono fatti diversi tentativi per poi arrivare alla scelta più adatta a quella determinata impresa o startup.
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