PREMESSA
Ogni azienda ha bisogno della figura dell’imprenditore per esistere e per svilupparsi il più possibile fino a raggiungere determinati traguardi.
Ma non solo, al giorno d’oggi, diventa di fondamentale importanza innovare in modo costante i prodotti e servizi offerti, anche per questo si parla di innovazione tecnologica.
COSA SI INTENDE PER INNOVAZIONE TECNOLOGICA?
Per innovazione tecnologica si intende la continua evoluzione di prodotti e servizi, ma anche di mezzi e metodi utilizzati per produrli.
In poche parole, si parla di un miglioramento o di un’evoluzione di tecnologie già esistenti, ma considerate ormai obsolete.
L’innovazione tecnologica però viene sempre legata ad altre tipologie di innovazioni, poiché innovare è la chiave per avere un’azienda di successo.
Si può puntare al miglioramento o alla sostituzione di un prodotto con uno più innovativo che possa soddisfare a pieno le esigenze dei clienti, sia per la sua qualità che per le sue prestazioni tecnologiche.
Oppure è possibile innovare anche un processo di produzione, ossia, andando a ridurre notevolmente i costi impiegati per produrre un determinato bene, o ancora, si può innovare l’organizzazione dell’impresa seguendo l’evoluzione del proprio business.
Esistono però diversi tipi di innovazione tecnologica.
Diversi tipi di innovazione tecnologica
L’innovazione incrementale, ovvero ci si concentra sul miglioramento di un prodotto o di un servizio già esistente, si punta a migliorare la sua qualità, la sua attività e inoltre, si vanno a ridurre i costi di produzione o di vendita dello stesso.
Un esempio di innovazione incrementale è il passaggio dal telefono fisso al cordless, ovvero, anche togliendo il cavo che collegava il telefono stesso alla base, il risultato rimane lo stesso ma con un aumento della mobilità da parte dell’individuo all’interno della propria abitazione.
L’innovazione radicale, si ha quando si va a modificare radicalmente un prodotto o servizio, ovviamente dopo aver condotto precisi studi sia in laboratori industriali che nelle università.
Non parliamo quindi di un cambiamento azzardato, anzi, parliamo di un cambiamento analizzato in ogni dettaglio e che ha lo scopo di migliorare il prodotto o servizio offerto.
In questo caso, sono due gli aspetti importanti da considerare, in primis una ricerca scientifica molto accurata e dopodiché l’elaborazione di una nuova idea di tecnologia non ancora realizzata.
Un esempio di innovazione radicale, rimanendo sempre nell’ambito dei telefoni, è il cellulare, che cambia completamente sia in ambito di comunicazione sia in ambito di mobilità, poiché non posso solo spostarmi all’interno della mia abitazione, ma mi permette di comunicare in qualsiasi luogo io mi trovo.
L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E IL MONDO DEL LAVORO
L’innovazione tecnologica ormai è diventata fondamentale per il successo e lo sviluppo di un’azienda.
Infatti, la crescita economica di un’impresa viene per la maggior parte dei casi collegata al progresso tecnologico.
Robert Solow, economista statunitense, sostiene che l’evoluzione tecnologica sia alla base di quasi l’80% della crescita economica avvenuta negli Stati Uniti nella prima metà del XX secolo.
Per questo motivo, come citato nella premessa, siccome ogni impresa ha al suo comando un imprenditore che punta al massimo successo della sua azienda, è importante che sappia sfruttare al meglio l’importanza dell’innovazione, in particolare delle innovazioni tecnologiche.
CHI È L’IMPRENDITORE?
Esistono delle figure chiave nella nostra economia.
Il capitalista, che investe il capitale per avere un guadagno; il lavoratore, colui che utilizza la forza lavoro per avere un ritorno economico; il consumatore, colui che consuma il prodotto o servizio offerto e crea domanda di nuovi beni e servizi; e infine l’imprenditore, colui che attraverso la creazione di un’azienda unisce il capitale e la forza lavoro per creare valore.
Analizziamo insieme quest’ultima figura, essenziale per le aziende.
Secondo una definizione economica, l’imprenditore è colui che utilizza, capitali, lavoro e materie prime, per creare nuovi prodotti o servizi utili ai consumatori finali per soddisfare le loro richieste.
L’imprenditore non ha un ruolo semplice, anzi deve mettere insieme diverse attività per raggiungere determinati obiettivi.
Le attività dell’imprenditore
In primo luogo deve creare sia la Vision, che indica ciò che l’azienda vorrà essere in futuro, sia la Mission, che indica l’attività che deve svolgere ogni giorno l’azienda per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Una volta decise la Mission e la Vision, deve preparare un business plan e capire il business model dell’impresa.
È fondamentale dedicarsi alla contabilità, dovrà gestire nel miglior modo possibile la contabilità dell’azienda, avendo sempre sotto controllo la situazione finanziaria della stessa, così da capire se è necessaria, per esempio, una diminuzione dei costi.
L’imprenditore dovrà essere in grado di gestire le relazioni con i clienti, fornitori, dipendenti e ipotetici partner, sia in situazioni positive che negative.
Dovrà essere in grado di capire quando assumere altri dipendenti o collaboratori, solitamente nel momento in cui si è in esubero di lavoro.
Per ultimo, ma non per importanza, è assolutamente necessario che l’imprenditore punti all’innovazione, in particolare all’innovazione tecnologica, poiché è ciò che porta al massimo successo.
Al giorno d’oggi, il mondo della tecnologia continua a svilupparsi, per questo risulta fondamentale, anche per le richieste dei clienti, essere sempre al passo con l’innovazione.
VANTAGGI E SVANTAGGI DEL DIVENTARE IMPRENDITORE
Abbiamo visto in precedenza che diventare imprenditore non è del tutto semplice, cerchiamo di analizzare insieme quali possono essere i vantaggi e gli svantaggi di questa attività.
I vantaggi
Il guadagno, ogni imprenditore può arrivare a guadagnare sempre di più se riesce a far fruttare la sua attività nel modo corretto, sapendo bilanciare spese ed entrate.
Gode di diverse libertà che un dipendente non sempre può scegliere.
La libertà di gestire il proprio tempo riuscendo a trovare un equilibrio tra attività lavorativa e vita privata nel modo che più preferisce.
La libertà di scegliere e di fare ciò che più si ritiene giusto per la propria azienda, senza avere ordini da nessun altro.
La possibilità di raggiungere una grande soddisfazione personale, è l’imprenditore a creare l’azienda e a portarla avanti verso il raggiungimento di grandi obiettivi.
In questo modo ci si sente soddisfatti del proprio operato.
Gli svantaggi
Purtroppo ci sono anche degli svantaggi nel ricoprire questa figura.
In primo luogo, bisogna sapersi assumere i rischi, ovvero, nel momento in cui si prende una determinata decisione bisogna essere in grado di valutarne i rischi e i benefici, e in caso di esito negativo saper come rimediare.
Questo implica un secondo svantaggio, ossia, la piena responsabilità sia per te stesso e per la tua azienda che per i tuoi dipendenti.
Infine, il guadagno, come abbiamo visto nei vantaggi ogni imprenditore ha la possibilità di puntare sempre più in alto in ambito di retribuzione, ma se si passa un momento di insuccessi il guadagno diminuisce notevolmente proprio perché non gode di uno stipendio fisso e regolare ogni mese.
Nonostante ciò, possiamo però affermare che i vantaggi del diventare imprenditore sono sicuramente più numerosi rispetto agli svantaggi, per questo motivo, è importante non farsi scoraggiare ma avere un entusiasmo costante per ottenere sempre più risultati.
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